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martedì, 16. aprile 2024
09.12.2019 11:26 Età: 4 Anni

Un saluto dal Consigliere Ugo Marcocci

Categoria: Eventi

 

Pubblichiamo la lettera ricevuta dal Dr.Marcocci, indirizzata agli amici del maremmano.

Cari amici del maremmano,

con la recente assemblea elettiva dell’ANAM si è conclusa la mia esperienza all’interno del consiglio direttivo dell’Associazione, alla quale ho dedicato 32 anni di impegno costante e assoluto ricoprendo vari incarichi, Consigliere, Presidente, Vicepresidente, oltre che Coordinatore degli esperti di Razza ed Ispettore di razza. Ho seguito la parabola dell’Associazione degli ultimi decenni e conosco praticamente tutte le persone che ne fanno parte, sia i protagonisti di primo piano che  le tante che vi si sono affacciate. Non voglio sembrare né vanesio né troppo vecchio…, ma insieme a pochi altri sono la memoria storica dell’ANAM e questa considerazione, oltre all’affetto che nutro verso la razza, mi spinge a scrivere queste righe.

Negli ultimi anni, per qualche motivo identificabile e per molti altri invece imperscrutabili, attorno all’ANAM si è creato un clima di animosità intollerabile, del quale mi dolgo e non mi capacito.

Intendiamoci, le contrapposizioni all’interno di visioni  diverse sono non solo normali ma addirittura auspicabili, segno della vitalità dell’ambiente che le produce. Ma queste devono trovare una sintesi in una linea comune che, una volta decisa, tutti si devono sentire impegnati a seguire, consapevoli che solo così si può andare avanti, analisi, sintesi, azione. Invece da qualche tempo, complice l’incontinenza di tutti sui social media, ogni pretesto, anche il più irrilevante, è motivo di una guerra santa, che prevede truppe fedeli ed agguerrite su entrambi i fronti.

Nel mezzo, il maremmano. Nel mezzo, gli allevatori che ci lavorano e ci investono, Nel mezzo, la Direttrice e l’ufficio. Nel mezzo, tutti coloro che, con idee e competenze diverse, si impegnano.  

Beh, lasciatemelo dire, il giocattolo conteso tirato da destra e da sinistra fa sempre una brutta fine. E questo capiterà anche all’Associazione e alla nostra razza, è così, assolutamente. A maggior ragione in tempi come questi, di ristrutturazioni radicali, nelle quali il più forte ingloba il più piccolo e la coperta è corta per tutti, l’ANAM è come il famoso vaso di coccio, con l’aggravante che chi se ne dovrebbe prendere cura pare troppo impegnato a farsi una guerra senza quartiere.

Eppure, sono convinto che l’ANAM avrebbe, anzi ha, ottimi motivi non solo per essere fiera del suo passato, ma anche per guardare fiduciosa al futuro.

Per prima cosa, la razza maremmana è una delle più importanti, storiche e rappresentative. Tutti, anche fuori dall’Italia, la conoscono e la collegano immediatamente alla zona d’origine, segno di un forte radicamento nell’immaginario collettivo. Insomma, un punto di forza invidiabile.

Inoltre, gli strumenti che come Ente di Selezione Genetica abbiamo usato, sono sempre stati all’avanguardia e confortati da collaborazioni di prestigio, quale quella pluridecennale con il Centro Studio del Cavallo Sportivo dell’Università di Perugia. So che Performance Test, Ranking, ricerche sui mantelli, indici genetici, sono strumenti che vanno saputi usare e per i quali bisogna fare lo sforzo di tenersi aggiornati, ma credete, solo le migliori associazioni hanno avuto la lungimiranza di dotarsi di questi mezzi. Approfittatene, usateli, sono a vostro vantaggio. Numerosi sono stati gli incontri organizzati dall’ANAM con gli allevatori (quasi sempre con poche adesioni), ne voglio ricordare solo uno, nel marzo del 2016 a Castiglione della Pescaia, durante il quale con competenza e pazienza il Prof. Silvestrelli e il Dr. Giontella spiegarono cosa fossero questi indici, le valutazioni ai Performance Test, i Ranking e tutte le statistiche connesse, e perché un cavallo primo da una parte risultasse poi a metà classifica da un’altra. Capire questi meccanismi ci aiuta come allevatori, sgombra il campo da malumori e sospetti, in pratica fa crescere tutto il settore. Beh, niente, non ce la possiamo fare, siamo ancora qui a diffidare di questi studi o a risentirci perché il nostro stallone è in basso alla classifica. Non è così che un ambiente dimostra la sua maturità.

L’Associazione ha il compito di promuovere la razza maremmana, e lo fa da sempre con la partecipazione alle più importanti Fiere ed organizzandone direttamente, in primis la Mostra Nazionale del Maremmano, che nel 2020 arriverà alla XL Edizione. Un segno di forza e continuità del quale essere orgogliosi. Ricordo ancora anni, più o meno dal 2008 al 2012, in cui la Mostra, all’interno del Grosseto Horse Festival, era un avvenimento di grandissima portata, con centinaia di cavalli presenti, migliaia di visitatori ed eventi di varia natura, a coprire 4/5 giorni interamente dedicati al cavallo. E questo con le sole forze dell’ufficio.

Un capitolo a parte meriterebbe la difficoltà nel reperire fondi, nel mantenerli di anno in anno, la competenza che ci vuole per partecipare ai bandi, vincerli, ottemperare nel modo corretto alle difficilissime procedure di liquidazione. E di nuovo, senza mai ricorrere a professionalità esterne.

Non voglio andare oltre, l’elenco delle cose fatte e dei motivi di orgoglio sono, per chi vuol vedere, sotto gli occhi di tutti. In questo clima rabbioso ricordo, e poi la chiudo qui, che l’ANAM ha dei compiti precisi e su quelli può essere controllata ed eventualmente ripresa; tutto quello che non le compete è a carico degli allevatori, anche a loro è richiesto un salto di qualità in spirito imprenditoriale.

Che dire, io a questi cavalli, a queste persone, a questo ambiente, voglio bene, ne riconosco il valore e le potenzialità. Spero e credo che il nuovo Consiglio Direttivo saprà creare un clima più disteso e sereno, collaborativo, nel quale le differenze di opinione saranno discusse per poi essere superate. Certo, tutti devono volerlo e essere disponibili a lavorare per questo, ma se le prime mosse saranno quelle giuste, confido che daranno vita ad un circolo virtuoso in grado di riportare armonia. 

Quindi, cari amici, al lavoro, e come mi piace sempre dire, ad maiora.

Ugo Marcocci


 

PEC: anam@pec.anamcavallomaremmano.com